Era il cuore commerciale cittadino, con il mercato alimentare e il centro degli affari
Lo stabile prende il nome dalle principali famiglie e casate della Bassa Romagna che nel tempo si avvicendarono nella proprietà delle sue più antiche porzioni; le sue mura hanno visto svolgersi almeno 4 secoli di vita e di storia lughese.
Questo infatti tra l’attuale lato est del Pavaglione, le logge dell’attuale Banca di Romagna, e appunto palazzo Ceccoli-Locatelli-Lovatelli, era il cuore commerciale cittadino, con il mercato alimentare e il centro degli affari, prospiciente il Pavaglione adibito all’allevamento e commercio del baco da seta fino a metà ‘800. Da 25 anni versava in stato di abbandono.
Il complesso riporta nella facciata i segni degli interventi architettonici che si sono succeduti dal XVI al XVIII secolo; è esteso su un’area strategica, vera e propria porzione del centro storico affacciata sulla ‘piazza per eccellenza’ della città, compresa fra le vie Magnapassi e Matteotti; la sua facciata costituisce lo sfondo del Monumento a Francesco Baracca, identificativo dell’immagine stessa di Lugo.
Era destinato al degrado: oggi hanno sede nel complesso realtà importanti come la Camera di commercio, l’Associazione industriali
Proprietà prima della Cassa di risparmio di Lugo, poi dell’Istituto nelle sue successive denominazioni e fusioni, e cioè Cassa Monte Lugo e Banca di Romagna. Era destinato al degrado, con il visibile sacrificio di un’area strategica nel cuore della città, quando nel 2003 il Presidente della Fondazione Cassa di risparmio e Banca del Monte, Atos Billi, presentò al Consiglio di amministrazione il progetto di acquisizione e di recupero del complesso; operazione ambiziosa e certamente impegnativa, valutata allora in circa 10 milioni di euro.
Il Consiglio esaminò favorevolmente l’ipotesi; sottopose ed estese la partecipazione alla Banca di Romagna, alla Cassa di risparmio di Cesena, al Gruppo Villa Maria. La compagine societaria fu poi allargata a comprendere alcuni professionisti in ruolo tecnico-commerciale. Raccolto così un primo plafond per dare il via alla complessa operazione, il progetto ottenne l’approvazione della Sopraintendenza ai Beni architettonici.
Furono mantenute infatti le facciate storiche esterne, con impegnative soluzioni di staticità e conservazione, mentre l’interno fu sottoposto a totale ricostruzione. A due anni e mezzo dall’inizio del lavori, il 13 settembre 2008, fu inaugurato il rinnovato complesso urbano, comprendente le sedi di alcuni Enti e Associazioni: si era subito registrata infatti una adesione entusiastica della città all’operazione di recupero di un’area di tale importanza nel centro storico, e l’interesse commerciale premiò velocemente l’iniziativa.
Oggi hanno sede nel complesso realtà importanti come la Camera di commercio, l’Associazione industriali, un Centro studi dell’Università di Ferrara, l’Università per adulti di Lugo, una redazione giornalistica, esercizi commerciali/ di ristorazione, uffici, appartamenti, e un’area centrale di servizio e passaggio/piazzetta interna.
L’operazione era terminata con pieno successo; la soddisfazione di avere contribuito così significativamente alla riqualificazione del centro della città incoraggiò a continuare nell’attività di promozione e sostegno di iniziative di sviluppo, di recupero urbano, di riqualificazione di aree funzionali.
La spa non fu liquidata come inizialmente previsto, ma si decise di proseguirne l’attività; i proventi dell’operazione ‘Palazzo Ceccoli-Ceschi-Locatelli-Lovatelli’ furono quindi investiti nell’acquisizione di beni immobiliari e partecipazioni societarie.